Il lavoro del contadinio
Anche oggi sarà una gran bella giornata! Comunque vada sono contento di quello che faccio: ho un lavoro che mi sono scelto e che mi dà, ancora dopo molto tempo, sempre nuove soddisfazioni e stimoli. Ho una famiglia che mi supporta e mi aiuta sia moralmente che praticamente, sono sempre a contatto con la natura e vivo ogni suo cambiamento anche sulla mia pelle….insomma, sarà dura anche oggi, ma il lavoro del contadino fa proprio per me!
Il nostro lavoro è generalmente programmato dalle stagioni: abbiamo scelto di vendere solo quello che produciamo, quindi solo solo verdure di stagione. Seguiamo il ciclo che la natura “ci impone” scegliendo per noi i prodotti più adatti nei vari periodi dell’anno.
Ogni coltura va prima seminata, poi eventualmente trapiantata, seguita nella crescita e infine raccolta. Ma questa è solo una sintesi del nostro lavoro.Vorrei allora renderVi partecipi, sia pur a parole, della mia “giornata tipo”, magari Vi potrebbe anche piacere, chissà….
Siamo in estate. Vi racconterò come si svolgono le mie giornate in questa stagione.
La Sveglia suona verso le 5: bisogna approfittare delle ore più fresche per eseguire i lavori più pesanti come tagliare l’erba, irrigare o zappare la terra – si, “zappare la terra”, avete capito bene, per alcune coltivazioni non esiste ancora un aiuto”motorizzato”, solo le nostre mani.
Poi, solo dopo che il sole ha asciugato la rugiada del primo mattino, si può procedere alla raccolta delle verdure mature che sono state prenotate dai clienti o che comunque andranno acquistate in giornata.
Tra un lavoro e l’altro non possiamo scordarci dei nostri animali da cortile che vengono accuditi 3 volte al giorno portando nuovo cibo, acqua e mantenendo pulita la loro “casa”.
Ma torniamo nei campi. Siamo nel pomeriggio-sera, il momento migliore per fare eventuali trattamenti alle colture che altrimenti potrebbero rovinarsi completamente. Noi cerchiamo di utilizzare solamente prodotti biologici e solo quando strettamente necessario ricorriamo ad altre sostanza. Ci sono infatti alcune malattie fungine, per fortuna abbastanza rare, che sono resistenti ai trattamenti biologici e in questo caso occorre utilizzare qualcosa che in natura non esiste, altrimenti si rischia di perdere tutto il raccolto.
La giornata trascorre poi tra una serie di lavori minori come la manutenzione delle attrezzature e la compilazione del “libretto di campagna” dove vengono registrati tutti i trattamenti fatti alle colture. Per finire c’è sempre qualche documento da leggere o da compilare: la burocrazia esiste anche in agricoltura !
Prima di cenare, ormai è un rito a cui non riesco a rinunciare, vado nel pollaio con mia figlia. Lei raccoglie le uova e io mi emoziono ogni volta quando capisco, guardandola negli occhi, che ne ha trovato un altro. Buonanotte.